La subalternità dei progetti sindacali a quelli politici e la tendenza dei gruppi dirigenti di tutti i sindacati, compresi quelli conflittuali, a salvaguardare il proprio ruolo hanno potentemente e gravemente segnato ogni tentativo di costruzione di un’organizzazione democratica, di massa e di classe che sappia rispondere in maniera adeguata al bisogno di sindacato che esiste nel mondo del lavoro e, complessivamente, in tutta la società. Per dare una risposta adeguata a quel bisogno occorre abbandonare con determinazione ogni atteggiamento autoreferenziale, ogni tentazione di autosufficienza della propria organizzazione, ogni gelosia organizzativa conservatrice. L’indispensabile obiettivo di una rapida unificazione organizzativa di tutte le organizzazioni sindacali conflittuali passa attraverso una decisa lotta contro ogni forma di concorrenzialità tra le varie sigle.
L’unità è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ed ogni organizzazione sindacale dovrebbe lottare per conquistarla.
