È stata senz’altro una giornata di lotta più che positiva quella di lunedì 11 ottobre.
La ritrovata unità del sindacalismo conflittuale non ha semplicemente messo insieme le forze di ogni singola organizzazione ma ha alimentato la partecipazione allo sciopero ed alle manifestazioni. La piazza di Bologna ha visto sfilare circa 5000 lavoratrici e lavoratori in un corteo nel quale SGB e SI COBAS hanno tenuto il loro appuntamento nazionale. A Roma sotto il ministero dello sviluppo economico si è tenuto un importante presidio dei lavoratori delle grandi vertenze, dalla ex Ilva alla Stellantis sino ad Alitalia. Milano, Napoli, Trieste, Padova, Firenze solo per citare alcune delle grandi piazze.
La sensazione generale è che emerga una nuova voglia di partecipazione e protagonismo dopo la durissima fase pandemica. E certamente la mobilitazione unitaria ha alimentato questa spinta. In piazza c’erala quarta grande confederazione sindacale, l’unica che può oggettivamente mettere in difficoltà il monopolio di CGIL CISL UIL. La composizione stessa dei cortei testimonia la crescita di valore del sindacalismo conflittuale. In ogni grande vertenza, in segmenti significativi del lavoro la rappresentatività del sindacalismo conflittuale è ormai un dato di fatto, una presenza consolidata.
Tuttavia proprio per tutte queste ragioni non si può interrompere il percorso unitario che, anzi, va rafforzato.
Se davvero si vuole intaccare o rompere il monopolio sindacale in questo paese, si impone la costruzione di un percorso di unità organizzativa delle diverse sigle, senza che le stesse si sciolgano o che perdano la loro autonomia economica, finalizzato alla sinergia delle diverse rappresentatività di settore.
In questa ipotesi un solo sindacato si occuperebbe di scuola, uno di sanità, uno di industria. Non in maniera casuale ma con rigoroso riferimento agli insediamenti esistenti, ai livelli organizzativi.
Ciò significherebbe eliminare la frammentazione di forze che è alla base dell’irrilevanza di tanta parte del sindacalismo conflittuale a livello generale.
Un sogno Forse ma sino a pochi mesi fa anche lo sciopero unitario lo era.